Come riconoscerlo

La forma giusta

Fuori c’è l’etichetta. Dentro c’è la Sardegna.

Tutte le forme di Pecorino Sardo Dolce e Maturo, una volta raggiunto il periodo minimo di maturazione,
vengono accuratamente controllate e, se rispondenti a tutti i requisiti previsti dal disciplinare di produzione, vengono contrassegnate mediante un timbro a inchiostro alimentare indelebile riportante le iniziali maiuscole della Denominazione “PS DOP” e il “casello identificativo dell’azienda di produzione.”
Il timbro può essere apposto sullo scalzo o sul piatto della forma, una o più volte.

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Le forme di Pecorino Sardo Dolce possono essere svincolate unicamente tra i 20 e i 60 giorni dalla produzione, quelle di Pecorino Sardo Maturo invece possono essere svincolate solo a partire dai 2 mesi di stagionatura. Le aziende sono tenute a documentare e a fornire alle Autorità di Controllo tutte le evidenze oggettive delle operazioni che svolgono.

Al momento dell’immissione al consumo, viene poi eseguita un’ulteriore verifica di conformità a seguito della quale l’identificazione visiva delle forme è affidata all’etichetta del produttore nella quale devono essere presenti tre elementi che consentono di identificare a prima vista le forme di Pecorino Sardo DOP nel punto vendita e di distinguerle facilmente dagli altri formaggi ovini, quand’anche fossero prodotti in Sardegna!

I tre elementi per identificarlo

1

L’etichetta del produttore in cui è presente il marchio Pecorino Sardo DOP, disposto a raggiera.

2

Il bollino numerato, rilasciato dal Consorzio di Tutela, che identifica univocamente ciascuna forma. Il bollino verde idndividua le forme di Pecorino Sardo Dolce, quello blu, le forme di Pecorino Sardo Maturo.

3

Il simbolo comunitario che contraddistingue le produzioni DOP

Questo sistema con codice alfanumerico progressivo impresso su ogni singola forma garantisce non solo la tracciabilità delle produzioni, ma anche la rintracciabilità all’interno della filiera della DOP, in quanto dal prodotto finito è possibile risalire sempre al “giro latte” da cui si è generato ogni singolo lotto di produzione.

Inoltre su tutti gli incarti è sempre presente la dicitura: “Certificato da Organismo di Controllo autorizzato dal Ministero competente - ITALIA".