11/12/2019
La “Transumanza”, pratica rurale tradizionale appartenente a Italia, Austria e Grecia, è stata iscritta nella Lista rappresentativa degli elementi dichiarati Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco.
La decisione è stata approvata oggi all’unanimità dai 24 Stati membri del Comitato intergovernativo, riuniti a Bogotà, in Colombia.
È la terza volta, dopo la pratica tradizionale della coltivazione della vite ad alberello della comunità di Pantelleria e l’arte dei muretti a secco, che viene attribuito questo prestigioso riconoscimento a una pratica rurale tradizionale.
La candidatura della “Transumanza”, avanzata nel marzo 2018 dall’Italia come capofila insieme alla Grecia e all’Austria, è stata coordinata a livello internazionale dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali e ha visto il coinvolgimento diretto di tantissime comunità italiane che ne hanno mantenuto negli anni la vitalità, nonostante le difficoltà socio-economiche e lo spopolamento delle aree rurali.
La “Transumanza” quale elemento culturale, dal forte contenuto identitario, ha saputo nei secoli creare forti legami sociali e culturali tra i praticanti e i centri abitati attraversati, nonché rappresentare un’attività economica sostenibile caratterizzata da un rapporto peculiare tra uomo e natura, influenzando con la sua carica simbolica anche tutti i campi dell’arte.