22/04/2020
Sostegno alle fasce sociali più deboli nella Zona di origine;
Piano di promozione straordinario a difesa del Made in Italy;
Alleggerimento degli oneri di stoccaggio.
Il Consorzio del Pecorino Sardo fa sua la proposta rivolta alla Regione da Coldiretti Sardegna e a livello nazionale rilancia su promozione e ammasso privato.
Dalla crisi si deve uscire uniti e tutti insieme, l’alternativa non esiste.
Il momento che non solo l’Italia ma tutta Europa e il mondo intero sta attraversando è drammatico e non ha precedenti nella storia dal secondo dopoguerra ad oggi.
Tutto il settore agroalimentare comprese le filiere a qualità certificata quale appunto quella del Pecorino Sardo DOP ha dovuto ripensare completamente il proprio modus operandi e rispondere all’emergenza garantendo nel modo più assoluto la continuità delle forniture, con standard di qualità e sicurezza elevatissimi. Nel mese di Marzo, quando le misure restrittive sono state adottate solo in Italia a fronte di una epidemia dilagante, alle oggettive difficoltà iniziali legate soprattutto all’adozione di tutte le misure di contenimento, sicurezza e distanziamento all’interno dei caseifici si sono aggiunte difficoltà di natura commerciale legate all’assurda pretesa da parte di non pochi clienti esteri dell’attestazione “virus free” in etichetta. Fortunatamente la risposta istituzionale è stata immediata e, grazie al tempestivo intervento del Mipaaf, sono stati forniti alle imprese tutti gli strumenti giuridici e normativi per contrastare questa pratica commerciale del tutto illegale, sleale e fortemente dannosa per l’agroalimentare italiano. L’intero sistema delle Indicazioni Geografiche DOP e IGP ha fatto inoltre quadrato sulla difesa del Made in Italy e insieme alle Organizzazioni del mondo agricolo ha immediatamente avviato una campagna nazionale a difesa e sostegno delle nostre eccellenze alimentari lanciando sui canali social la campagna #iomangioitaliano, a cui ha ovviamente aderito anche il Consorzio del Pecorino Sardo.