01/07/2015
Sapete perchè amiamo il NUMERO 6 ?
Perchè ci sono almeno 6 buoni motivi per scegliere e apprezzare il Pecorino Sardo:
(1) E’ un formaggio D.O.P.
(2) E’ prodotto unicamente in Sardegna, utilizzando solo latte ovino sardo
(3) E’ formaggio estremamente versatile
(4) E’ ottimo tal quale, in scaglie, petali o cubetti
(5) E’ ingrediente che caratterizza e personalizza sempre i piatti di cui fa parte
(6) Sono 6 i Foodblogger della nostra Chef Community che, con le loro ricette, a partire da luglio 2015 ci guideranno ai mille usi che possiamo farne in cucina. E’ con vero piacere che ve li presentiamo .. in attesa di lasciare spazio alla loro Creative Cooking.
Sono: Lorenza, Maria, Andrea, Maria Antonietta, Irene e Laura.
LORENZA MEGALE (luglio-agosto 2015)
“Cucinare suppone una testa leggera, uno spirito generoso e un cuore largo” E’ al pensiero di Paul Gauguin che si ispira Lory in cucina. ..ma scopriamo come è nata la sua passione per il cibo, dando la parola direttamente a lei: “Sono nata in Puglia , ma sono cresciuta in Piemonte e attualmente abito in provincia di Torino. Sin da bambina sono stata circondata da profumi e sapori dei piatti cucinati dalle nonne. Della mia infanzia ricordo i prodotti locali verdura, frutta, legumi, olio e vino che venivano in parte lavorati e conservati per l’ inverno, e in parte cucinati in casa . Penso alle mitiche melanzane ripiene della zia, i panzerotti con marmellata di mela cotogna della nonna, per non parlare delle tradizionali “orecchiette” cucinate in tanti modi. Mi piaceva vedere la trasformazione di questi ottimi prodotti dalla terra alla tavola, penso che la mia passione per la cucina sia iniziata cosi’. Il mio primo piatto l’ho cucinato a 11 anni , una pasta e piselli “salatissima”. Da quel momento ho capito che bisogna assaggiare le pietanze mentre le cucini e che il sale dev’ essere usato con moderazione. Trasferitami a 6 anni in Piemonte ho imparato ad apprezzare la cucina e i prodotti di questa bella regione. Nei piatti che realizzo spesso mi piace unire i prodotti tipici del nord e del sud, a volte con qualche nota speziata. I miei piatti sono semplici per la maggior parte a base di verdure di stagione, legumi e cereali del territorio, con l’aggiunta di un pizzico di fantasia per dare originalità alle pietanze. L’altra passione in cucina sono i dolci, soprattutto quelli per colazione , i miei preferiti . Mi piacerebbe riuscire a rifare i biscotti della nonna indimenticabili e mai più gustati . Intanto continuo a “pasticciare” in cucina con la speranza che i miei piatti possano essere apprezzati.”
MARIA ROMANO (settembre-ottobre 2015)
“Nasco e vivo da cinquant’anni a San Giorgio a Cremano, una ridente cittadina ai piedi del Vesuvio, come diceva di questo enorme agglomerato urbano nella immediata provincia di Napoli, il mio compianto concittadino Massimo Troisi, uno dei miei miti se non l’unico. Il mio blog, che si chiama “comm’è amaro stu ppane” (trad. come è amaro questo pane) frase che riesce impronunciabile ai più al di fuori del napoletano e viene da una celebre canzone napoletana “lacreme napulitane”, anche se tratta prevalentemente di food, è dedicato a lui, a Massimo. In questo nome singolare che ho scelto tre anni fa, ho voluto sottendere l’intento di racchiudere sia la passione per i preziosi frutti che la nostra terra ci dona e da cui traiamo sostentamento, “il pane”, che la consapevolezza del rispetto assoluto che le dobbiamo, lo stesso rispetto dovuto agli artigiani e a quanti, che nello stesso solco della qualità e valorizzazione dei prodotti, lavorano onestamente con dedizione e sacrificio. Le ricette che propongo sono pensate nel segno della tradizione, della semplicità . Mi muovono la curiosità, la passione e la voglia di sperimentare. Unica regola imprescindibile che mi sono posta, il rigore e l’attenzione assoluta nella scelta degli ingredienti e nella valorizzazione dei prodotti di qualità di cui tutta l’Italia è ricchissima, con particolare attenzione alla stagionalità.”
ANDREA ZINNO (novembre-dicembre 2015)
Lo spirito del cuoco in Andrea si è manifestato all’età di 18 anni. “Eh sì”, come scrive lui stesso ” lo spirito che albergava in me era venuto fuori e da allora non hai mai manifestato la volontà di rientrare. Forse ogni tanto si è assopito ma poi ogni volta ritornava con piena energia a manifestarsi e ogni volta lo faceva con rinnovato entusiasmo e voglia di fare cose nuove e mirabolanti. Era riconferma e amore ogni volta. Insomma, IO CUCINO, lo faccio per me, per la famiglia, per gli amici. Lo faccio quando posso, vorrei poterlo fare quando voglio, ma va bene così, accetto con ottimismo anche i compromessi. Cucino e rifletto, chiedendomi con perfetto atto introspettivo, cosa sia per me la cucina e, tra tutte le risposte che sgusciano fuori dai meandri sinaptici, direi che quella prevalente è che “la cucina è creatività, un bel pizzico di divertimento e passione q.b.”
MARIA ANTONIETTA GRASSI (gennaio-febbraio 2016)
Maria Antonietta è nata a Roma ma vive a Grugliasco in provincia di Torino. Scrive di sè : ” Adoro cucinare, dipingere, leggere e scrivere. La passione per la cucina è nata quando ero quasi adolescente ed è rimasta immutata. Amo creare nuove ricette e difficilmente seguo quelle altrui senza personalizzarle. Sono fervente sostenitrice dell’etica del cibo: molte delle mie ricette sono dedicate allo smart cooking, ovvero alla cucina responsabile che combatte gli sprechi. Ho deciso di creare un blog con l’intento di tramandare qualcosa agli altri e con la segreta speranza che i fast food non abbiamo la meglio in futuro. Ritengo che la cucina italiana sia la migliore del mondo e mi adopero per farla conoscere”
IRENE PRANDI (marzo-aprile 2016)
Psicologa, piemontese, animata da una vera passione per la comunicazione e la condivisione, scrive di sè: ” Ho trovato nell’arte del cibo un mezzo straordinario per celebrare entrambe. Il mio viaggio da Food Blogger inizia con un blog creato in sordina, per arrivare oggi come Foodwriter, Chef a domicilio e molto altro.. Insomma, et voilà, il mio cammino continua rigoglioso, condito da sapori, ricette, un grande amore per il territorio, e tanta curiosità per tutto ciò che è “altro”.
LAURA BERTOLINI (maggio- giugno 2016)
Laura scrive di sè: “Amo il mare, il sole ed il cielo azzurro, lo stare in vacanza. Vivo a Milano dove il cielo è per lo più grigio e lavoro. La soluzione: sono ottimista, sognatrice e molto ma molto testarda. Le emozioni sono il colore della vita e la cucina è emozione. Cucinare mi è sempre piaciuto, divertito e rilassato e via via, anche grazie ad una serie di coincidenze e casualità mi sono avvicinata alla cucina con uno spirito ed una passione diversa rispetto a quella di chi, aihmè , è costretta tutti i giorni a preparare il cibo per la famiglia: incontri, convegni, show-cooking hanno colorato questa riscoperta del cucinare e della cucina. Essì perché c’è una bella differenza fra il far da mangiare ed il cucinare: il far da mangiare …. ti tocca tutte le sante sere e, se poi hai la disdetta di avere in casa due “noisoni alimentari” come succede a me ………….. non ti passa più: zero verdure, zero accostamenti nuovi, zero guizzi di fantasia. La cucina, almeno per come la vedo io, è un’arte, è la sapienza di scegliere gli ingredienti buoni e giusti, di saperli abbinare sfruttando consistenze, colori, sapori, profumi, è la capacità di solleticare gusto, occhio, fantasia ed emozione creando, in un piatto, qualcosa di diverso da ciò che all’inizio erano gli ingredienti presi singolarmente. La cucina è un’emozione nel farla, nel gustarla, nel sentirla raccontare e nel vederla fare da mani sapienti…….E non solo …. la cucina è anche una scienza fatta della conoscenza degli alimenti, delle loro reazioni all’essere trattati e cotti, fatta dal saper misurare tempi e dosi in modo per l’appunto scientifico. Su questo aspetto non avevo mai riflettuto: l’ho fatto mio sentendolo da Marchesi che, come dire, di cucina ne sa un bel po’, durante un simpatico evento. …….Sarò sognatrice o forse solo un po’ dolcemente illusa ma la cucina è anche un atto di amore o più semplicemente di rispetto e di attenzione per le persone per cui si cucina: preparare qualcosa di sano, buono e bello è un gesto ed un atto che segna interesse verso chi lo mangerà. E… per concludere questa lunga chiacchierata….“la cucina è sinonimo di fiducia, il livello di intimità che concediamo allo chef è infinito” così Fabio Novembre diceva parlando con Oldani durante la preparazione di un cacio pepe veramente interessante. E’ vero, pensateci, per lo più noi mangiamo qualcosa preparato da altri, mettiamo nel nostro corpo ciò che ci permette di vivere, fidandoci del fatto che ci faccia bene e che sia stato preparato con cura. Tutto questo per dire che la cucina è una magnifica, complessa e ricchissima emozione.